domenica 21 ottobre 2012

La Democrazia Diretta nell’Educazione

ESTRATTO DA UN TESTO DI  AKI ORR

YoungStudentInClass  

Nelle scuole di oggi, la maggior parte degli studenti non possono influenzare i contenuti e i modi dell’insegnamento. Questo genera perciò noia, frustrazione e apprendimento meccanico. L’insegnamento dovrebbe invece ispirare curiosità e creatività. Non è necessario imbottirsi il cervello con dati quando si può accedere a Internet in ogni momento. I metodi d’insegnamento odierni condizionano lo studente ad accettare quello che gli si insegna invece di stimolare la loro critica e creatività.

La Democrazia Diretta nell’educazione si basa su riunioni tra insegnanti e studenti per decidere insieme i contenuti ed i modi dell’insegnamento. L’educazione subirà un enorme cambiamento positivo quando l’insegnamento sarà deciso in queste riunioni. Gli studenti potranno esporre i loro problemi e discutere come risolverli. I docenti ascolteranno critiche e suggerimenti utili a migliorare il loro insegnamento. L’intero rapporto tra insegnanti e studenti ne verrà trasformato. Quello che oggi si dice educazione è un flusso di informazioni a senso unico, dall’insegnante allo studente. Questa specie di monologo dev’essere sostituito dal dialogo dove ciascuna delle parti potrà imparare dall’altra. Oggi gli insegnanti insegnano le nozioni che hanno accumulato nel tempo, ma in una società moderna basata sulla costante innovazione essi possono imparare molte cose nuove dai loro studenti. Oggi molte informazioni ed esperienze accumulate nel tempo tendono velocemente a diventare antiquate. Oggi i bambini insegnano ai loro genitori l’uso di Internet e del telefono cellulare. Una simile realtà non era mai esistita prima. Oggi chiunque può accedere a Internet per consultare librerie, musei, o banche-dati ovunque, a qualsiasi ora ed in tempo reale. Usando il computer come ausilio all’insegnamento i docenti possono risparmiarsi una quantità di lavoro ingrato.

La relazione interattiva tra insegnante e studente oggi ha acquistato un’importanza nuova. L’insegnante non deve necessariamente fare quello che può fare il computer – trasmettere del sapere accumulato. Oggi l’insegnante può invece dedicarsi ad aiutare gli studenti a sviluppare il loro pensiero critico e creativo. Il rapporto insegnante-studente dev’essere profondamente democratizzato. I monologhi a senso unico degli insegnanti devono essere sostituiti da dialoghi interattivi tra studenti e docenti. L’educazione dei più piccoli richiede una guida da parte degli educatori. Nella Democrazia Diretta questa guida mira a sviluppare l’autonomia del bambino, a sollecitare la sua curiosità e creatività, ad insegnargli il rispetto per l’autonomia dell’altro, invece che l’ubbidienza e la docilità. Sarà compito di insegnati e studenti introdurre la Democrazia Diretta nelle scuole.

Come per l’inserimento della Democrazia Diretta nell’ambito del lavoro, anche le procedure per inserire la Democrazia Diretta nell’ambito dell’Educazione dovranno essere decise nelle riunioni tra insegnati e studenti e non dall’esterno. Una volta applicata la Democrazia Diretta in ambito educativo, le procedure d’insegnamento che dovessero produrre dei risultati indesiderati potranno sempre esser cambiate: questo fa parte del processo dell’apprendimento.

L'articolo ti è piaciuto? dagli visibilità Cliccando su OK!
!