mercoledì 29 febbraio 2012

In Germania i Cittadini Decidono Online

DI ELEONORA BIANCHINI

democracy

Tesserati di tutto il mondo, unitevi, perché i vostri partiti non offrono una reale opportunità di influire sulle loro decisioni, di revocare la fiducia a chi ormai considerate sepolcri imbiancati, di espellere chi crede nell’eternità della poltrona. Nei tempi in cui il rispetto del mandato elettorale è soltanto un inutile orpello, sono in atto efficaci tentativi di politica cooperativa per riportare al centro l’elettore. Il Partito Pirata tedesco infatti ha creato LiquidFeedback, la piattaforma online che consente ai suoi membri di prendere parte alle discussioni e intervenire direttamente nella filiera programmatica.

L’applicazione, scaricabile e online da gennaio, è fondata sul principio della democrazia liquida, postulata dal partito nel 2007: si tratta di un sistema ibrido di decisione intrapartitica per assegnare una priorità alle mozioni da affrontare. E tutto è stabilito dal basso. I membri possono votare direttamente o, se non possiedono informazioni sufficienti, delegare ad altri soggetti più preparati sulla materia in discussione. Ma la delega è solo pro tempore: può essere revocata in qualsiasi momento se i risultati non corrispondono alle aspettative e online è possibile monitorare costantemente lo stato dei lavori. LiquidFeedback permette così lo sviluppo di una griglia di valutazione meritocratica delle singole competenze e dell’impegno dei membri del partito. Nessuna gerarchia che pilota le decisioni e diritti uguali per tutti. “Il Partito Pirata in Germania conta oltre 12mila membri ed è in costante crescita. Sentivamo la necessità di trovare un metodo che garantisse partecipazione e trasparenza nel processo decisionale”, spiega Christopher Lauer, responsabile di LiquidFeedback.

L’idea di una rappresentatività fluida riesce anche per rispondere, come prevede la mission filosofica del Partito Pirata, alla volontaria assenza di gerarchie o commissioni interne preposte alla scelta delle priorità da affrontare. Queste infatti sono stabilite dal basso in base al Metodo Schulze, complesso sistema di valutazione dei voti elaborato nel 1997 che seleziona un singolo vincitore secondo i voti di preferenza e stimola lo sviluppo di opzioni alternative alle mozioni di origine. LiquidFeedback supplisce ai deficit di decision making interni alle organizzazioni, dalle Ong ai partiti, anche se alcune parti politiche in Germania sono diffidenti. “La Enquête-Kommission Internet und digitale Gesellschaft del Bundestag (una sorta di Intergruppo Parlamentare 2.0, anche se più sviluppato, ndr) dopo l’entusiasmo iniziale, ha accantonato l’idea di utilizzarla, intimorita dalla complessità del metodo Schulze e dalla possibilità degli utenti di modificare le mozioni. Hanno quindi scelto Adhocracy, un software basato sul concetto di democrazia liquida ma che esclude la delega, uno dei nostri pilastri fondanti”, puntualizza Lauer.
L’applicazione online ha suscitato anche un ampio dibattito sull’equilibrio tra privacy e garanzia di trasparenza: ogni singolo step dei membri, dai voti alle deleghe, viene infatti registrato dal sistema e potrebbe paradossalmente inibire il coinvolgimento individuale.

Ma è la politica liquida nell’era della globalizzazione e dei new media a creare il bisogno di ripensare la partecipazione: “Rimane aperta la domanda se un sistema di partiti come abbiamo oggi abbia ancora senso in futuro, ma è ormai anacronistico che i membri di un movimento non abbiano capacità decisionale. LiquidFeedback è stato creato affinché tutti godano degli stessi diritti e fornisce una reale possibilità di controllo sui delegati ”. Un sistema complesso e trasparente che da piattaforma intrapartitica potrebbe estendersi alle campagne elettorali perché, conclude Lauer, “è inaccettabile che il partito a cui sei iscritto non ti consenta di influire sulle sue decisioni”.

FONTE: Il Fatto Quotidiano

 

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mercoledì 22 febbraio 2012

La Democrazia dei Club

DI CLAUDIO MARCONI

demo club

Dopo Grecia, Irlanda e Italia tocca alla Romania. Si è dimesso il premier Boc  e, immediatamente, il Presidente Traian Basescu ha nominato Primo Ministro l’attuale reggente del Ministero della Giustizia, Catalin Predoiu. Così un altro Stato sovrano è obbligato a cedere ai diktat del FMI e dell’Unione Europea. Uno Stato il cui PIL è dato in crescita del 2%, tra i più alti, se non il più alto, dell’intera Comunità Europea.

Per meglio capire i motivi delle dimissioni è necessario tornare  al 2009 quando il FMI e l’Europa concessero un prestito di 20 milioni di Euro alla Romania, in cambio di misure draconiane contro il popolo. Innalzamento dell’IVA da 19 al 24%, diminuzione degli stipendi degli statali del 25% e diminuzione delle pensioni del 15% oltre a varie misure restrittive “minori”. Il film è sempre lo stesso: gli squali dell’alta finanza concedono prestiti ai governi che, in cambio, sono costretti e depredare i popoli per pagare gli interessi. Si, per pagare gli interessi. Perché a questi affamatori non interessa tanto di rientrare del prestito, ma, il loro obiettivo prioritario, è che i Governi siano in grado di pagare gli interessi, interessi in cambio del nulla, perché la moneta prestata è stata “stampata” dal nulla e non corrispondente a nessun valore reale. Solita strategia: stampo moneta, che mi costa 30 centesimi, la cedo a valore nominale, lucro pesantemente sul differenziale tra valore nominale e costo di stampa, e mi arricchisco con gli interessi. In attesa delle elezioni si nomina un Governo di transizione o tecnico per meglio assecondare gli speculatori. La fulminea azione del Presidente Basescu ricorda, in maniera stupefacentemente analoga, quella del nostro Presidente Napolitano: tutti cantano la “democrazia” e la” democrazia” canta come il FMI vuole. Credo che a questo punto parlare di democrazia, non è semplicemente inutile, ma grottesco.

Ai popoli vengono imposti i Governi da “ club “ non eletti da nessuno, la volontà popolare non viene chiamata ad esprimere un proprio parere, si mettono al comando le persone gradite all’usurocrazia mondiale. Queste manovre sono dettate dal fatto che, sia il FMI che la BCE, non si fidano più degli attuali governanti e che, per essere sicuri del risultato, vogliono imporre loro uomini alla guida dei Paesi. Se si sono decisi a fare questo passo, ad uscire allo scoperto, è segno evidente che, ormai, sono sicuri del varo di quel Nuovo Ordine Mondiale profetizzato parecchi anni fa dai banchieri. Nello stesso tempo si decantano le elezioni che verranno, nelle quali il popolo potrà “scegliere” da chi farsi governare: niente di più falso. Il tiranno, quando indice elezioni, sta molto attento a non farsi votare dal 100% del popolo, perché, in questo caso, dimostrerebbe realmente di essere quello che è: un tiranno, appunto. Ma per far credere che il voto è libero fa in maniera che un 4,5 o 6% - non bisogna esagerare – voti contro di lui; in questo modo può gridare ai quattro venti che lui è lì perché il popolo lo ha democraticamente eletto. E può agire come meglio crede perché le “libere”elezioni democratiche gli permettono di comportarsi come i suoi padroni gli chiedono: tutto è fatto secondo le regole, le “libere” elezioni si sono svolte, i risultati “certificati”, il popolo ha “deciso”. Se, invece, ci fosse una democrazia vera si permetterebbe a qualsiasi cittadino di presentarsi alle elezioni,- non è scritto da nessuna parte che i candidati debbano essere scelti dai partiti – di enunciare un proprio programma da sottoporre al giudizio degli elettori ed allora sì che si potrebbe parlare di volontà popolare.

Anche se stiamo, drammaticamente, andando verso il tempo massimo, per mettere in piedi un cambiamento con base popolare, non è ancora troppo tardi, l’importante è unire tutte le voci ribelli a questo stato di cose: ma bisogna fare in fretta.

Dopo il sangue, ci chiederanno il corpo e la dignità.

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venerdì 17 febbraio 2012

L’Eurogendfor non deve Rispondere a Nessuno

DI MARCO CANESTRARI

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Ogni informazione contenuta in questo testo deriva direttamente da fonti ufficiali

Il 12 giugno 2010, dopo la ratifica della Camera e del Senato senza nessun voto contrario, il trattato di Velsen entra in vigore in Italia. Questa legge istituisce la Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor o EGF), già attiva a tutti gli effetti, con quartier generale a Vicenza.

Cosa è L’Eurogendfor?
E’ il primo Corpo ad ordinamento militare dell'Unione Europea a carattere sovranazionale, operativo, pre-organizzato, forte e spiegabile in tempi brevi.

A chi deve Rispondere?
La sua direzione è affidata, oltre che al comandante stesso (attualmente il portoghese Jorge Esteves), ad uno specifico comando interministeriale (il CIMIN, con sede a Vicenza), composto dai ministri competenti di ciascun paese, e tenuti a rispondere solo a sé stessi. La EGF gode quindi di piena autonomia. Non è alle dipendenze né sottoposto al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo.

A Cosa Serve?
Serve ad eseguire tutti i compiti di polizia previsti nell'ambito delle operazioni di gestione delle crisi. L’art.4 della stessa legge dichiara che, tra le altre cose, rientra nei compiti dell'Eurogendfor: Controllo, supervisione e formazione della polizia nazionale, compreso il lavoro di indagine penale. Eseguire compiti di polizia giudiziaria. Acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence. Condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico, proteggere le persone e i beni in caso di disordini.

Può Essere Toccato?
L'articolo 21 del trattato di Velsen, con cui viene istituito questo corpo d'armata sovranazionale, prevede l'inviolabilità dei locali, degli edifici e degli archivi di Eurogendfor.
L'articolo 22 immunizza le proprietà ed i capitali di Eurogendfor da provvedimenti esecutivi dell'autorità giudiziaria dei singoli stati nazionali.
L'articolo 23 prevede che tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possano essere intercettate.
L'articolo 28 prevede che i Paesi firmatari rinuncino a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni.
L'articolo 29 prevede infine che gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in tutti quei casi collegati all’adempimento del loro servizio.

Che fine fanno Carabinieri e Polizia?
La legge di ratifica n° 84 del trattato di Velsen riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Lo scrive addirittura il sito dell’ U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma Carabinieri): “L’U.E. impone la smilitarizzazione dell’Arma e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato. L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento”.

Conclusioni
In parole povere la legge dice che l’Eurogendfor è un corpo di superpoliziotti militari che dirigono le altre forze di polizia, in grado di svolgere missioni in Europa intervenendo rapidamente in zone di crisi ed anche nelle piazze. Non rispondono direttamente delle loro azioni né allo stato né all’Unione Europea. Sono inviolabili i loro capitali, edifici, archivi e comunicazioni. Non possono essere arrestati nemmeno a seguito di una sentenza emanata contro di loro e non sono tenuti a rispondere dei danni che procurano alle proprietà altrui. Per il dispiegamento operativo delle loro forze è sufficiente l’accordo fra una manciata di persone: Il Comandante e i ministri dei paesi firmatari. Questa è Legge.

La legge dovrebbe nascere per servire la società e non per rendere la società servitrice

FONTI:
EUROGENDFOR – Sito Ufficiale
TRATTATO DI VELSEN – Fotocopia firmata
LEGGE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 14 maggio 2010, n. 84 (entrata in vigore 12/06/2010)U.N.A.C. – Sito Ufficiale

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giovedì 16 febbraio 2012

ll Messaggio di Marco Canestrari








Marco Canestrari è una guida spirituale
che, con affetto, trasparenza e umanità,
aiuta le persone a riscoprire
la loro vera essenza
verso una vita piena e realizzata
Marco Canestrari



CHI SONO

Da più di quindici anni, Marco tiene incontri in varie città d’Italia, aiutando molte persone a percorrere la strada verso la scoperta di se stessi e una migliore qualità della vita, sia individuale che collettiva. Gli insegnamenti semplici e profondi che offre con stile informale e giocoso sono un invito concreto a tornare a casa, al tuo vero sé.
Alla sua presenza e nel contesto dei ritiri, dove ogni persona è protetta e accettata incondizionatamente, si respira una intensa sensazione di serenità, libertà e fratellanza che facilita l’apertura a tutte le nostre parti più intime e vere, offrendo a tutti una grande opportunità di trasformazione e realizzazione.


IL MESSAGGIO


Gli incontri con Marco Canestrari sono un continuo invito a riscoprire la nostra vera essenza, oltre ogni idea, esperienza o giudizio su noi stessi.
L’idea principale, che è alla base di tutta l’illusione, è che siamo degli individui separati dagli altri e limitati in un corpo. Così ci sembra di vivere una vita non appagante e costantemente in balia della paura, della sofferenza e della morte.

Marco indica un modo di vivere e di percepire molto concreto in cui tu non sei più dipendente dal mondo esterno rimuovendo gli ostacoli mentali e i condizionamenti che frenano lo sviluppo naturale della tua crescita spirituale e delle tue potenzialità interiori ed esteriori, accompagnandoti ad avere lucidità e chiarezza nelle scelte importanti della vita, e a riscoprire cosa la tua essenza interiore sta chiedendo veramente.

Nell’intima accettazione del momento presente, ciò che viene svelato è che non siamo qualcosa o qualcuno, ma noi siamo la consapevolezza pura, eterna ed illimitata che testimonia ogni pensiero, sentimento, sensazione o percezione.
Tale realizzazione non è descrivibile o comprensibile con la mente, essa però può vivere ed essere vissuta, rivelarsi e manifestarsi in gioia e totale libertà.
Amore, felicità e pace incondizionata sono la nostra più vera natura e lo saranno sempre.






o contattaci al numero 3396517088
mooji
Eckart Tolle
osho rajneesh
ramana maharshi
Jiddu Krishnamurti
nisargadatta



A.C.T.A. Vogliono Fregarci?

DI GIANPAOLO MARCUCCI

A.C.T.A. L'Anti-Counterfeiting Trade Agreement ("accordo anti-contraffazione”) è la proposta di un accordo commerciale plurilaterale dedicato alla protezione della proprietà intellettuale relativamente a beni, merci e servizi materiali e immateriali. L'accordo ha come obiettivo principale la creazione di standard internazionali per rendere effettiva la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e contrastare efficacemente contraffazione e pirateria. (Wikipedia)

Divieto di produzione e vendita dei farmaci generici più economici, monopolio della produzione agroalimentare con incredibili aumenti dei costi da parte dei piccoli produttori, censura della rete e fine del web così come oggi lo conosciamo; gli aspetti di ACTA che sembrano essere controversi ed incredibilmente pericolosi per la democrazia e il benessere globale sono davvero molti. E' possibile che con la scusa della crociata alla contraffazione le grandi lobbies mondiali stiano provando a fregarci per bene senza nemmeno passare per il consenso popolare?

Lo abbiamo chiesto a Niccolò Rinaldi, Europarlamentare dell'Italia dei Valori.

 

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martedì 14 febbraio 2012

Crisi umanitaria in Siria

DI VALERIO PASSERI

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Oggi, mentre tutti i maggiori mass media tacciono sulla questione, le truppe siriane hanno bombardato per il decimo giorno consecutivo, la città di Homs. Solo oggi i bombardamenti hanno causato la morte di almeno 7 persone e 20 feriti - se ne calcolano 1000 dall'inizio dei bombardamenti. Intanto una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tarda ad arrivare, a causa del veto di Russia e Cina dello scorso 4 Febraio.

Le forze governative si difendono dalle accuse attribuendo la responsabilità dei bombardamenti ad Al-Qaeda. I ribelli siriani negano fortemente facendo sapere che Al-Quaeda non è mai stata presente nella società siriana e non potrà mai attecchire in Siria poiché "la Siria odia Al-Quaeda". Intanto l'assemblea generale della Lega Araba potrebbe prendere in considerazione una risoluzione per chiedere ad Assad di consegnare il potere al suo vice, in modo da consentire la creazione di un governo di unità per spianare la strada alle future elezioni. La Russia, forte alleata di Assad, dichiara che non darà il suo supporto per interventi in Siria, finché le due parti non fermeranno gli attacchi - il che equivale a dire che non ha intenzione di agire e anche la Cina, anche se si dice di sostenitrice per una mediazione della lega araba, sembra tenersi in disparte. Per quanto riguarda le nazioni europee, il ministro degli esteri francesi fa sapere che dal suo punto di vista "un intervento militare potrebbe solo rendere la situazione peggiore", mentre W. Hague, ministro degli esteri inglese, dichiara che tutti gli interventi in Siria dovrebbero provenire da "nazioni non occidentali".

Nel frattempo in Siria la situazione peggiora di ora in ora. L'alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, parla di "rischio di una crisi umanitaria" infatti fonti attendibili indicano che le forze di sicurezza siriane abbiano ucciso più di 5400 persone dallo scorso anno, compresi civili e personale militare che si rifiutava di sparare sui civili.

Fonte: Al Jazeera

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lunedì 13 febbraio 2012

Quali Strumenti abbiamo per Conoscere Noi Stessi? Pt3

DI MARCO CANESTRARI

VEDI TUTTA SERIE IN PLAYLIST

La memoria può essere una rappresentazione limitata della realtà, ma il suo contenuto è completamente svincolato con la realtà? I Sensi sono uno strumento importantissimo per indagare la realtà esterna che quella interna. A noi interessa indagare noi stessi, ovvero l'origine di tutte le spinte emotive che abbiamo. Vogliamo indagare il filtro con cui affrontiamo la realtà e con cui reagiamo ad esso.

Testo di Anna Mulattieri

INFORMAZIONI SUGLI INCONTRI A ROMA

 

giovedì 9 febbraio 2012

L’ American Dietetic Association dichiara le Diete Vegetariane Salutari e Benefiche

ADATTAMENTO DI MARCO CANESTRARI

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La posizione ufficiale dell’American Dietetic Association si basa sull’utilizzo di un approccio basato sull'evidenza, il quale fornisce importanti benefici aggiuntivi rispetto a precedenti metodi di revisione. Il maggior vantaggio di questo approccio è una standardizzazione più rigorosa dei criteri di revisione, che minimizza la probabilità di bias del revisore e aumenta la facilità di confronto tra i differenti articoli. Per una descrizione dettagliata dei metodi utilizzati nel processo di analisi dell'evidenza, è possibile accedere alle fonti a fine articolo.

E' posizione dell'American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti. Una dieta vegetariana è in grado di soddisfare le raccomandazioni correnti per tutti i nutrienti chiave (quali le proteine, acidi grassi omega-3, ferro lo zinco, lo iodio, il calcio, e le vitamine D e B12). Una rassegna basata sull'evidenza ha mostrato che le diete vegetariane possono essere nutrizionalmente adeguate durante la gravidanza, che si conclude positivamente per la salute della madre e del neonato. I risultati di una rassegna basata sull'evidenza hanno mostrato che la dieta vegetariana è associata a una riduzione del rischio di morte per cardiopatia ischemica. I vegetariani evidenziano, inoltre, livelli inferiori di colesterolo legato alle lipoproteine LDL e di pressione arteriosa, nonché ridotti tassi di ipertensione e di diabete mellito di tipo 2 rispetto ai non-vegetariani. I vegetariani tendono ad avere un ridotto indice di massa corporea e ridotti tassi di tutti i tipi di cancro. Le caratteristiche di una dieta vegetariana che possono ridurre il rischio di malattie croniche includono ridotte assunzioni di acidi grassi saturi e colesterolo, e più elevate assunzioni di frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca, prodotti della soia, fibre e fitocomposti.

IL MITO DELLE PROTEINE

L'assunzione tipica di proteine da parte dei latto-ovo-vegetariani e dei vegani risulta in grado di soddisfare e addirittura superare le quantità richieste. Gli atleti possono egualmente soddisfare il loro fabbisogno proteico esclusivamente a partire da fonti vegetali. A condizione che vengano consumati gli alimenti vegetali in modo variato e che venga soddisfatto il fabbisogno energetico, le proteine vegetali possono soddisfare i fabbisogni nutrizionali proteici. La ricerca indica che un assortimento di cibi vegetali assunti nel corso della giornata è in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali e assicurare in modo adeguato assunzione e utilizzo di azoto negli adulti sani; ciò significa che le proteine complementari non debbono necessariamente essere consumate all'interno dello stesso pasto. Una metanalisi di alcuni studi sul bilancio azotato non ha evidenziato significative differenze nel fabbisogno di proteine in relazione alla fonte dietetica delle stesse. Altri studi, sulla base dell'indice aminoacidico corretto di assimilabilità delle proteine -che è il metodo standard per la determinazione della qualità proteica-, hanno trovato che, sebbene l'isolato proteico di soia sia in grado di soddisfare il fabbisogno proteico esattamente come le proteine animali, le proteine del grano, per esempio, se assunte isolatamente, possono portare a un'utilizzazione dell'azoto meno efficiente. Allo stesso modo, la stima della richiesta proteica dei vegani può variare, dipendendo in qualche misura dalle scelte dietetiche. I professionisti della nutrizione devono sapere che il fabbisogno proteico può essere superiore a quello indicato dalle RDA (Reccomended Dietary Allowance - quantità dietetiche raccomandate) in quei vegetariani che derivino le proteine della dieta principalmente da fonti meno assimilabili, come per esempio alcuni cereali e alcuni legumi.

Le seguenti linee guida possono aiutare i vegetariani a realizzare delle diete sane:
- Scegliere una varietà di cibi che includa cereali integrali, verdura, frutta, legumi, frutta secca e semi e, se desiderati, latticini e uova.
- Ridurre al minino l'assunzione di cibi a elevato contenuto di zuccheri, sodio e grassi, soprattutto saturi e transidrogenati. Scegliere la frutta e la verdura in modo variato.
- Se vengono utilizzati cibi animali come latticini e uova, scegliere latticini a basso contenuto di grassi e consumare sia le uova che i latticini con moderazione.
- Utilizzare una fonte regolare di vitamina B12 e, se l'esposizione alla luce solare è ridotta, di vitamina D

In conclusione le diete vegetariane ben pianificate si sono dimostrate salutari, nutrizionalmente adeguate, e possono conferire benefici nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane sono appropriate per tutte le fasi del ciclo vitale. Sono molte le ragioni del crescente interesse nei confronti del vegetarismo. Il numero dei vegetariani negli USA è stimato in crescita nella prossima decade. I professionisti della nutrizione dovrebbero essere in grado di assistere i clienti vegetariani fornendo loro informazioni aggiornate e accurate sulla nutrizione vegetariana, sui vari alimenti e su come reperirli.

FONTI: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets

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martedì 7 febbraio 2012

Quali Strumenti abbiamo per Conoscere Noi Stessi? - Parte 2

RIFLESSIONI SULLA COSCIENZA A CURA DI MARCO CANESTRARI

VEDI TUTTA SERIE IN PLAYLIST

Quando parliamo di strumenti siamo portati a pensare a qualcosa di estremamente oggettivo. Se vogliamo considerare uno strumento per misurare la realtà e che quindi sia il più possibile oggettivo ci possiamo affidare alla memoria oppure la memoria è carica di soggettività nelle sue rappresentazioni?

La memoria come strumento non è di per se soggettiva, noi memorizziamo ciò che ci interessa e che ci può essere utile nella vita di tutti i giorni, ciò di cui siamo coinvolti emotivamente. Non abbiamo dunque una memoria senza punto di vista ma abbiamo una memoria che è parziale rispetto alla realtà e questa parzialità deriva dalle esperienze. Pur essendo parziale è una parte oggettiva della realtà oppure no? Una rappresentazione è sempre una parte della realtà... Il pensiero esiste e poi esiste tutta la materia, non sappiamo esattamente com'è il reale ma non escludiamo niente a priori. Lo strumento della memoria non è soggettivo ma parziale, essendo come qualsiasi strumento limitato. L'interpretazione che posso dare della realtà può essere soggettiva.

INFORMAZIONI SUGLI INCONTRI A ROMA


Testo: Anna Mulattieri

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sabato 4 febbraio 2012

La Giusta Cooperazione

DI JIDDU KRISHNAMURTI

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I cosiddetti riformatori, politici, sociali e religiosi, non faranno altro che accrescere la sofferenza degli esseri umani fino a che non capiranno il modo in cui funziona la loro mente. La comprensione della mente, e di tutti i processi che essa implica, comporta una radicale rivoluzione interiore, da cui scaturisce l’azione che è vera cooperazione, una cooperazione che non si adegua ad uno schema, che non dipende da un’autorità o da qualcuno che “sa”.

Se in voi c’è questa rivoluzione interiore, allora saprete quando è il caso di cooperare e saprete anche quando non è il caso di farlo. E questa, forse, è la cosa più importante. Attualmente noi cooperiamo con qualsiasi persona che parli di riforme o di cambiamenti, senza renderci conto del fatto che in questo modo stiamo dando continuità al conflitto e alla sofferenza; ma se conoscessimo quello spirito di cooperazione che affiora nella comprensione dell’intero processo della mente e che implica una completa libertà dall’ego, allora esisterebbe la possibilità di creare una nuova civiltà, un mondo completamente diverso, nel quale non troverebbero posto né possessività, né invidia, né la smania di fare paragoni.

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