mercoledì 16 gennaio 2013

I Suicidi Sono Pochi: Le Provocazioni di Mario Monti


DI MARCO CANESTRARI



Mario Monti ci spiega che i suicidi sono pochi. In televisione sentiamo dire che i disoccupati che si suicidano lo fanno perché sono troppo poco ottimisti, sentiamo dire che il posto fisso è noioso, che i sindacati devono capire che anche i posti statali dovranno licenziare, che i ticket verranno pagati anche dai disoccupati, ecc... Spesso queste provocazioni vengono ritrattate con un: "Sono stato frainteso", oppure, "Mi sono spiegato male", ma raggiungono lo stesso l'effetto voluto, quello cioè di alzare il polverone arrivando ad un numero enorme di persone abituandole pian piano a digerire nel tempo delle forzature enormi. Si vive in una continua doccia scozzese che rende insensibili, confonde e abitua.

I mercati sui cambi e sulle transazioni finanziare raggiungono 10-20 volte il PIL dell'intero pianeta. Il denaro si moltiplica esponenzialmente dal denaro. Si crea dal nulla, senza generare una risorsa. Si creano così delle multinazionali con PIL più alti di intere nazioni. Questi grandi poteri potrebbero virtualmente acquistare interi stati europei come ad esempio la Polonia, la Svizzera o la Finlandia. Si crea cosi una situazione sempre più precaria: Pochi si accaparrano enormi quantità di potere trasformando gran parte della popolazione terrestre in schiavi: una marea di poveracci si daranno fuoco e si suicidano. Non verranno ricordati come eroi, non avranno ne statue ne verranno studiati nei libri, verranno dimenticati il giorno dopo per una partita di pallone o per una notizia del grande fratello o per qualche avvenimento che sarà di moda in televisione per il mese successivo catturando tutta la nostra attenzione. 


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